News

null Da Google un fondo di emergenza per l’editoria locale: cos’è e come fare richiesta

24/04/2020
Al servizio del cittadino

Da Google un fondo di emergenza per l’editoria locale: cos’è e come fare richiesta

Scade il 29 aprile il termine per la presentazione delle domande di accesso al Fondo d’emergenza creato da Google per le testate locali (anche on line) e emittenti radio-tv.

Il programma è ambizioso e impegnativo: il Fondo lanciato da Google News Initiative intende fornire contributi economici a supporto di migliaia di piccole e medie redazioni locali in tutto il mondo per far fronte a questo momento di crisi.

“Un’iniziativa che non può che essere salutata positivamente – ha sottolineato la presidente del CORECOM PUGLIA, Lorena Saracino – sia per il sostegno economico-finanziario che è stato annunciato, in un momento di tagli dei posti di lavoro come conseguenza della crisi innescata dal coronavirus, sia per il suo valore emblematico, in quanto costituisce il doveroso riconoscimento del ruolo svolto da questi media nell’interesse delle comunità locali, tanto più prezioso e insostituibile oggi, quando l’informazione locale offre servizi puntuali e tempestivi ai cittadini sui continui stravolgimenti della vita quotidiana creati dal Covid.”

 

CHE COSA E' IL FONDO
L’iniziativa vuole tendere la mano alle “testate giornalistiche che producono notizie originali per le comunità locali in questo periodo di crisi”, con un finanziamento diretto che può servire a garantire la prosecuzione delle attività.

QUAL E' L'OBIETTIVO DELL'INIZIATIVA
Le difficoltà dell’emergenza e la recessione economica che ha scatenato il Covid-19 stanno colpendo anche il settore delle news, che vede la sua funzione a rischio per “tagli di posti di lavoro, redazioni diminuite o cali degli investimenti”.
Google ha quindi deciso di attivare questo fondo “per fornire aiuti urgenti alle organizzazioni giornalistiche che producono notizie originali per le comunità locali durante questo periodo di crisi”: non è stato annunciato il plafond complessivo, ma solo che il finanziamento avrà un range da “alcune migliaia di dollari per le piccole redazioni iper-locali a decine di migliaia di dollari per le redazioni più grandi, con variazioni per regione”.
I fondi dovranno essere spesi per supportare il “giornalismo originale” che fornisce notizie di attualità.

A CHI SONO DESTINATI GLI INTERVENTI
Come detto, il Journalism Emergency Relief Fund è a disposizione di testate editoriali di dimensioni piccole o medie che pubblicano notizie originali per le comunità locali anche in questo periodo di emergenza; come specificato, “locale” significa che il focus principale delle news è su un target geografico ben specifico.
Sulla pagina dell’iniziativa si possono leggere tutti i requisiti per l’accesso, che prevedono ad esempio che possano presentare richiesta:
Editori che hanno una presenza digitale e sono attivi almeno da un anno.
Redazioni che impiegano da 2 a 100 giornalisti dipendenti full-time.
Le testate che hanno oltre 100 giornalisti possono comunque fare richiesta e sarà Google a valutare il caso specifico, sulla scorta delle necessità della singola area/regione.
Le organizzazioni devono essere costituite in società o registrate in una delle aree geografiche individuate (c’è anche l’Italia, come accennato). Le organizzazioni non societarie devono essere basate sulle aree geografiche individuate.
I giornali devono avere un focus editoriale basato sull’informazione di attualità: non sono ammessi siti incentrati principalmente su lifestyle, sport o business-to-business.
Possono presentare richiesta società editoriali profit or nonprofit di tipo tradizionale, nativi digitali, radio e/o emittenti TV.
Non possono fare richiesta testate di aziende pubbliche o individuali.

COME FARE RICHIESTA
La finestra temporale per inoltrare le richieste è aperta da un giorno e la scadenza è fissata per mercoledì 29 aprile alle ore 23:59 con il fuso orario del Pacifico, ovvero giovedì 30 aprile alle 8:59 ora italiana.
Google chiarisce inoltre che tutte le domande ammissibili ricevute saranno sottoposte a un processo di revisione e selezione, quindi raccomanda “fortemente di presentare la domanda al più presto possibile”.
Gli interessati possono sottoporre la propria candidatura attraverso un form online (a questo indirizzo) che rappresenta l’unica documentazione richiesta da Google. Al momento il modulo è disponibile in inglese, ma è prevista una traduzione anche in altre lingue (italiano incluso, a quanto pare).
Per determinare l’idoneità e il possesso dei requisiti previsti dal fondo, sono richieste alcune informazioni sulla testata editoriale, tra cui:
Informazioni generali sull’organizzazione, compresa la data di fondazione.
Area geografica, URL del sito, numero di giornalisti impiegati a tempo pieno.
Una breve descrizione di come il finanziamento potrebbe aiutare la redazione a servire la propria comunità locale in questo tempo di crisi.

IL PROCESSO DI SELEZIONE
La selezione iniziale dei progetti sarà a cura di team di dipendenti Google con “competenze ed esperienza nelle pubblicazioni digitali e nel giornalismo delle regioni individuate”. A loro è affidata la revisione di tutte le domande per verificare l’ammissibilità e determinare la quota di finanziamento da destinare.
I candidati riceveranno una email con l’indicazione del finanziamento proposto e, in caso di accettazione, sigleranno un contratto con Google ed entreranno nel programma Google Partners per ricevere concretamente i fondi.